Sei un caregiver e non lo sai?

Sei un Caregiver e non lo sai?

Essere un caregiver consapevole ed efficace

Stai dedicando tutte le tue energie ad accudire un familiare anziano? Magari anche un po’ smemorato e distratto?
Se la risposta è “sì”, molto probabilmente hai iniziato a confrontarti con un mondo nuovo, con una persona che conosci ma che in realtà non riconosci, con la necessità di trovare nuove modalità relazionali e di comunicazione.  Questo assorbe tutte le tue energie e hai l’impressione che la tua vita abbia cambiato centro: tutto ruota intorno alla persona di cui ti prendi cura e ti stai dimenticando di te stesso.

E’ la prima naturale reazione che tutti abbiamo ma alla lunga scopriamo che per aiutare al meglio gli altri dobbiamo innanzi tutto aiutare noi stessi a ritrovare un nuovo equilibrio passando dal pre-occuparci, condizione istintiva, all’occuparci-per, condizione di equilibrio che permette di fornire un reale supporto (caregiving) e, contemporaneamente, di preservare se stessi.
Quello del caregiver non è un ruolo che si sceglie: in un dato momento si materializza e impatta sulla vita personale e lavorativa. Una volta investiti del ruolo, diventare un “saggio caregiver” permette di essere un valido supporto e, contemporaneamente, di mitigare l’impatto della nuova situazione sulla propria vita, evitando il burden, condizione che coinvolge aspetti sociali, economici e personali causando uno squilibrio capace di minare pericolosamente il proprio benessere.

Andromedia supporta i caregiver in un percorso di consapevolezza che permette di attivare energie e strategie per arrivare ad essere caregiver resilienti, in grado di riconoscere e gestire al meglio il nuovo ruolo e gli equilibri imposti dal caregiving.
Ogni caregiver vive una condizione unica e irreplicabile: proprio per questo le attività vengono svolte in piccolo gruppo, con massimo 10 partecipanti.

Percorsi proposti

Modulo 1: Essere caregiver efficaci e resilienti (2 mezze giornate)
Diventare consapevoli delle diverse fasi che si attivano nel riconoscersi in un ruolo nuovo, non scelto, capace di minare tutti gli equilibri e le certezze consolidati nel tempo

Modulo 2: Conoscersi per agire il ruolo (2 mezze giornate)
La consapevolezza del proprio stile nell’affrontare il ruolo e le situazioni di criticità permette di  instaurare un equilibrio e un rapporto efficace con la persona che necessita di supporto. Focalizzare e riconoscere le proprie reazioni sotto stress permette di gestirle ed evitare distress e burden

Modulo 3: Conoscere l’altro per supportarlo (2 mezze giornate)
Conoscere e ri-conoscere lo stile della persona assistita permette di ricalibrare più facilmente le dinamiche relazionali ed essere maggiormente consapevoli delle sue necessità e bisogni.
Essere caregiver efficaci significa accompagnare chi assistiamo nel suo percorso di accettazione della nuova condizione di dipendenza, percorso fatto da tappe e atteggiamenti mentali spesso prevedibili. Riconoscere i diversi momenti permette di gestire e gestirsi al meglio.

Modulo 4: Agire il caregiving partecipato (2 mezze giornate)
“Aver cura stanca”: migliorare la nostra capacità di coinvolgimento e delega per arrivare ad un caregiving partecipato e non solo singolo, accentrato e destabilizzante. Analizzare le possibili criticità che possono palesarsi nella gestione del rapporto con i familiari e con le altre persone coinvolte nelle attività di supporto (operatori sanitari, badanti, infermieri) per focalizzare strategie utili a risolverle al meglio.

Modulo 5: Organizzazione pratica del caregiving (2 mezze giornate)
Le attività di supporto convogliano tutte le nostre attenzioni sul piano emotivo ed affettivo. Nella realtà esistono aspetti pratici che, se trascurati, possono riverberare non positivamente, contribuendo a rendere ancora più complessa la situazione.
Questo percorso, avvalendosi del confronto con esperti sulle diverse tematiche, permette una riflessione fattiva su aspetti quali ad esempio l’organizzazione economica, il rapporto con il medico di base e con gli specialisti, la burocrazia, i servizi a supporto.

 

 

 

 

 

 

 

La nuova proposta di Andromedia per sviluppare gli skills personali necessari per non essere travolti dal ruolo nuovo ed inaspettato che si materializza in presenza di un familiare affetto da deficit cognitivo.

Fin da piccoli, di fronte ad un problema, siamo stati invitati a “ragionare” per poterlo risolvere. E se il problema è di tipo relazionale, magari con l’esperienza abbiamo capito che il primo e costruttivo passo da fare è “parlarne”.
Nello scambio relazionale spesso facciamo anche riferimento ad esperienze condivise passate che hanno la funzione di gettare un ponte verso la soluzione del problema.
Ragionare, analizzare, parlare, argomentare, ricordare, sono “metodologie” che, così come le abbiamo usate sino ad ora, vanno in frantumi con una persona affetta da deficit cognitivo.
Sappiamo che l’Alzheimer, così come altre forme di demenza, nei prossimi anni costituirà una realtà importante con la quale ogni famiglia si dovrà direttamente o indirettamente confrontare.
Andromedia ha studiato gli effetti che la gestione di un familiare affetto da deficit cognitivo si ripercuotono su chi gli sta vicino e se ne prende cura: sul caregiver.

Il cammino della consapevolezza, dalla fase del rifiuto all’accettazione del ruolo, passando attraverso rabbia, paura, incredulità e tanto, tanto stress e sovraccarico emozionale.

Le regole relazionali abituali non valgono più e vincere il senso di frustrazione ed inadeguatezza che ne consegue rappresenta un passo fondamentale per ricoprire con efficienza e resilienza il ruolo di caregiver.

Non scegli di diventare un caregiver: questo ruolo ti cade addosso, spesso all’improvviso, invadendo gli spazi di una vita già piena. E non si può aiutare qualcuno senza prima puntellare se stessi, senza crearsi degli ancoraggi sicuri, senza essere consapevoli delle proprie emozioni.

Attraverso un percorso modulare, che affronta i molteplici aspetti dell’essere caregiver, Andromedia  propone un cammino per confrontarsi con una delle principali sfide che si prospettano nel futuro di quasi tutti noi, per essere consapevoli, per essere pronti, per aiutarsi ad essere di aiuto.

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